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Conferenza con il dr. Bolzan: come sviluppare una solida motivazione e gestire le emozioni

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Martedì 11 maggio noi ragazzi di terza e quarta LES insieme ai nostri coetanei del liceo scientifico, abbiamo affrontato il tema sulla motivazione e insieme al Dott. Bolzan abbiamo cercato di riflettere sul vero senso della parola.

Per noi ragazzi del liceo delle Scienze umane, dare una definizione appropriata è risultato semplice perché è parte del nostro percorso di studio, ma abbiamo cercato di capirne la vera essenza. Come ci è stato detto, la motivazione è il desiderio di voler combattere per i nostri ideali e le nostre passioni anche nei momenti più bui. In particolar modo l’attenzione di tutti è ricaduta nella motivazione in ambito sportivo che in quest’anno è stata messa a dura prova a causa dell’assenza di gare e campionati. La cosa che ci è stata detta di non scordare è la passione con la quale svolgiamo lo sport che ci piace, perché questo pone le fondamenta del nostro essere e del nostro agire.

 

Noi ragazzi del biennio invece abbiamo affrontato con il dr. Bolzan, il tema della  gestione della paura e delle emozioni. Abbiamo esaminato cinque aspetti che spesso sottovalutiamo, ma che in realtà sono molto importanti per capire le nostre emozioni e proprio per questo abbiamo partecipato attivamente. Il primo diceva che non esistono emozioni giuste o sbagliate, in un determinato momento, ma si definiscono utili e non utili; un esempio potrebbe essere che in situazioni critiche la paura risulta utile perché ci permette di trovare una soluzione velocemente al problema. In secondo luogo abbiamo capito che le emozioni non vanno represse, perché altrimenti rischiamo di esplodere “come un vulcano”. Il terzo punto riguarda i social, che ci ingannano perché trasmettono solo emozioni positive; infatti le persone nei social postano solo la parte “bella” e felice della loro vita facendoci credere che sia sempre così, quando in verità hanno come tutti dei brutti momenti. Successivamente abbiamo discusso di una tematica molto sentita, ovvero di come abbiamo vissuto questo periodo di pandemia sia a livello emotivo che a livello sportivo; è emerso che c’era una costante insicurezza dovuta dal fatto di non poter fare progetti sia a breve che a lungo termine. Come ultimo, ma non per importanza, abbiamo appreso che per fare bene uno sport non serve solo la concentrazione ma bisogna anche divertirsi. In conclusione, ci sentiamo di dire che la prossima volta che faremo esperienze simili, vorremmo avere più tempo perchè è stata un’attività molto interessante e da approfondire. 

1^, 2^ e 3^ LES